I Lyons della 14 erano attesi domenica mattina a Como per affrontare la squadra locale. Una partita che sulla carta doveva essere combattuta sino all’ultimo minuto.
Invece abbiamo assistito ad una vera disfatta dei nostri ragazzi che hanno subito un netto 96 a 0 senza mai impensierire gli avversari. Certo mancava qualche giocatore, ma a Rugby si gioca come squadra e non come singoli e quando si subiscono certe batoste non si può certo giustificarle con le assenze o con gli errori arbitrali.
Una partita da dimenticare alla svelta, ma che deve essere di insegnamento per tutti, allenatori e giocatori.
La partita ha visto il Como andare in vantaggio alla prima azione, grazie all’intuito e alla buona visione di gioco del 10 lariano, che con un calcio ha scavalcato la nostra linea difensiva ed è corso a recuperare il pallone ed a depositarlo prontamente in area di meta.
Una sorpresa per i Leoni che però non hanno saputo reagire ed, alla ripresa del gioco, hanno subito la seconda meta. Un ulteriore schiaffo che ha portato la squadra a disunirsi ed a bloccarsi sia tecnicamente che psicologicamente.
La reazione non si è vista ed è stato facile per il Como aumentare rapidamente il vantaggio. La partita si poteva considerare chiusa già al decimo minuto e si è trascinata sino alla fine senza mai vedere un cambio di rotta o una ripresa da parte dei nostri ragazzi, che solo in un paio di occasioni, sono riusciti ad impensierire gli avversari avvicinandosi alla loro linea di meta.
Il risultato finale rispecchia fedelmente quanto visto in campo Como 96 – Rugby Lyons 0. Sono state 7 le mete subite nella prima frazione di gioco e 7 anche nella seconda.
I motivi di questa sconfitta sono molti ma il fattore che ha pesato di più è sicuramente il fatto che il Como si è mosso come una squadra ordinata mentre i Leoni hanno cercato di risolvere la partita con azioni personali quanto inutili. Si è preferito cercare lo scontro invece di passare il pallone e di sviluppare il gioco, i sostegni in attacco erano sempre in ritardo o quasi inesistenti.
In difesa sono mancati i placcaggi ma soprattutto è mancato il movimento in campo con una salita disordinata e una copertura inesistente ed è anche mancata la grinta di altre occasioni. In troppi vagavano lentamente sul campo ed è sembrata una squadra stanca e senza fiato, con continui ritardi nei punti di incontro.
Adesso ci attende una lunga pausa, sino al 3 dicembre, un periodo che sarà utile per rivedere il gioco e per lavorare meglio sulla tecnica personale e sulla preparazione fisica.
Lo stop di Como ha evidenziato alcune lacune che devono essere risolte al più presto e devono sicuramente cambiare anche alcune abitudini ed atteggiamenti.
Lacune, che in passato, sono state spesso coperte con la forza o con la grinta dei singoli. Ma quando si affrontano squadre organizzate si deve giocare come “squadra” altrimenti è impossibile ottenere un risultato positivo.
In questa pausa si cercherà di apprendere meglio il gioco e di risolvere i problemi evidenziati nell’incontro di domenica anche perché i prossimi avversari da affrontare sono i giovani della prima squadra del Rugby Franciacorta che sino ad oggi hanno ottenuto ovunque ottimi risultati.
Sarà compito degli allenatori trovare le soluzioni migliori per consentire ai ragazzi di capire bene le logiche e le tecniche di gioco ed i giocatori dovranno capire che il Rugby non è solo un gioco ma una disciplina sportiva. Quindi è fondamentale partecipare agli allenamenti con una maggiore concentrazione ed interesse.
Consideriamo Como un punto di ripartenza e dimentichiamo anche le nette vittorie di inizio stagione. Le altre squadre stanno crescendo e i Leoni non vogliono restare indietro!!!!
Martedì sera tutti al campo…che si riparte!!!