PREMESSA:
Il Rugby Lyons Settimo Milanese ASD (di seguito Associazione) è un’associazione sportiva dilettantistica il cui scopo è diffondere e sviluppare la disciplina del Rugby, inteso come mezzo di formazione psico-fisica e morale degli atleti e di tutti i soci attraverso attività agonistiche, ludiche e ricreative utili a promuovere la conoscenza e la pratica del suddetto sport. La missione dell’Associazione si esplica nell’impegno a diffondere i valori del gioco del Rugby, educando all’agonismo attraverso la crescita personale di tutti i Soci, di tutti i partecipanti e di tutti coloro con cui l’Associazione entra in contatto, ponendo alle basi valori quali il rispetto, il fair play, la correttezza, lo spirito di sacrificio e la lealtà.
L’Associazione riconosce lo sport ed in particolare lo sport del Rugby, come strumento sociale fondamentale, come strumento educativo e culturale, pertanto vuole garantire un ambiente sportivo in cui tutti rifiutano la discriminazione, sia essa razziale, territoriale o di qualunque altro tipo, violenza fisica o verbale. L’Associazione è inoltre estranea ad attività di propaganda politica di qualsivoglia natura.
Art. 1 – Codice Etico
Il Codice Etico dell’Associazione reca in sé le norme fondamentali che dovranno essere rispettate da tutti coloro che operano, sia su base volontaria che professionale. L’adozione del presente Codice Etico è espressione della volontà dell’Associazione di promuovere un comportamento e un atteggiamento del Socio, all’interno della stessa, che rispecchi i valori del Rugby. L’agonismo e il risultato sportivo, sono parte di tali valori, ma cedono il passo al rispetto, alla lealtà, allo spirito di sacrificio e alla correttezza, valori universalmente riconosciuti, che ogni Socio deve poter e voler promuovere, utili sia in ambito sportivo che sociale, applicabili nella vita quotidiana, sia essa scolastica o professionale.
Art. 2 – Destinatari
Il presente Codice Etico si applica:
- Ai Dirigenti
- Allo Staff Tecnico
- Agli Atleti
- Ai genitori e agli accompagnatori degli Atleti
Si applica inoltre, a tutti i tesserati e a tutti coloro che lo sottoscrivono volontariamente.
Art. 3 – Applicabilità e divulgazione
L’iscrizione all’Associazione comporta la sottoscrizione e l’accettazione incondizionata del presente Codice. L’Associazione, inoltre, facente capo al Comitato Direttivo, nel rispetto di regole e ruoli, si riserva la facoltà, insindacabile da parte di terzi, all’accoglimento delle richieste d’iscrizione presentate. Il Codice Etico viene portato a conoscenza di tutti i soggetti di cui all’articolo 2 mediante pubblicazione on-line, consegna di copia cartacea al momento dell’iscrizione o del rinnovo, mediante lettura, per gli atleti più piccoli, con i genitori. Ognuno è tenuto ad osservare le disposizioni in esso contenute, a contribuire alla loro applicazione, e alla loro diffusione, nonché ad assumersi la responsabilità conseguente al mancato rispetto. L’ignoranza del Codice Etico non può mai essere invocata. Il Codice Etico esplica i propri effetti al momento della sottoscrizione.
Art. 4 – L’Associazione
L’Associazione si impegna a:
- Operare nel pieno rispetto dell’Ordinamento giuridico e sportivo vigente;
- Uniformare le proprie azioni e comportamenti ai principi del rispetto, lealtà, correttezza, onestà e trasparenza;
- Diffondere tali principi, promuovendo e garantendo un ambiente sportivo libero da discriminazioni, scorrettezze, o ogni altro comportamento contrario ai principi sopra menzionati;
- Astenersi da qualunque condotta atta ad arrecare pregiudizi alla salute degli atleti, con particolare riferimento ai bambini ed ai giovano, garantendo un ruolo primario alla salute, alla sicurezza e al benessere psico-fisico di tutti gli atleti;
- Non premiare MAI un comportamento sleale;
- Promuovere sempre un tifo leale e responsabile;
- Evitare comportamenti che in qualsiasi modo determinino, o possono determinare, incitamento alla violenza in ogni sua forma o ne costituiscono apologia;
- Infine che tutti i membri con responsabilità verso bambini e giovani siano qualificati a guidare, formare, educare ed allenare le diverse fasce d’età.
Art. 5 – I Dirigenti dell’Associazione s’impegnano a:
- Adeguare il proprio operato ai principi del presente Codice;
- Rispettare le leggi e applicare tutte le norme di buona gestione delle attività sociali e risorse umane;
- Adottare sempre le migliori pratiche disponibili e stimolare al miglioramento continuo tutti i collaboratori;
- Rifiutare ogni forma di corruzione / concussione.
Art. 6 – Staff Tecnico
Gli allenatori, gli istruttori, i preparatori atletici e gli educatori devono tenere un comportamento esemplare che costituisca un modello positivo, sia in ambito sportivo che non, devono trasmettere ai propri atleti valori come il rispetto, la sportività, la lealtà, e l’educazione. Valori che vanno al di là del singolo risultato sportivo e che sono fondamento tanto della vita sportiva, quanto della vita sociale, A tale scopo lo Staff Tecnico di impegna a:
- Comportarsi sempre secondo principi di rispetto e correttezza;
- Promuovere lo sport in ogni sua forma e le sue regole, esaltando i valori etici, umani ed il far-play;
- Non premiare MAI comportamenti sleali e scorretti, ma anzi condannarli, applicando se necessario sanzioni appropriate:
- Rispettare gli Ufficiali di gara ed i Giudici e se necessario, attuare forme di protesta legittime, non violente e mai di fronte agli atleti più giovani;
- Rispettare tutti gli atleti, sia della propria squadra che delle squadre avversarie, evitando atteggiamenti, frasi o gesti che possano offenderli;
- Agire in modo responsabile sotto il profilo pedagogico ed educativo, educando gli atleti al rispetto ed alla responsabilità, promuovendo autonomia sia in campo che fuori;
- Seguire indistintamente tutti gli atleti a loro affidati, garantendo un corretto livello di attenzione;
- Creare un ambiente ed un’atmosfera piacevole, anteponendo il benessere psico-fisico degli atleti al successo agonistico;
- Trovare soluzioni giuste ed equilibrate in caso di conflitti;
- Seguire i loro atleti in campo, negli spogliatoi ed in ogni altro momento mentre sono a loro affidati;
- Tutelare la sicurezza ed il benessere degli atleti.
Art. 7 – Gli atleti
Gli atleti e tutti i praticanti attività sportiva devono perseguire il proprio successo personale ed il risultato sportivo nel rispetto dei principi previsti dal presente Codice. Gli atleti devono essere consapevoli che i loro comportamenti, sia in campo che fuori, contribuiscono a mantenere alto il valore del Rugby. Pertanto gli atleti si impegnano a:
- Onorare lo sport e le sue regole, attraverso una competizione corretta, giocando al meglio delle proprie possibilità e condizioni psico-fisiche;
- Comportarsi sempre secondo principi di rispetto, lealtà e correttezza;
- Rispettare i compagni di squadra, sia in campo che fuori, evitando quindi ogni forma di bullismo e prevaricazione;
- Rispettare lo Staff Tecnico, durante gli allenamenti e le partite, arrivando puntuali, evitando comportamenti che disturbino i compagni, evitando conflitti e assumendosi la responsabilità delle loro azioni.
- Rispettare gli avversari, i giudici di gara, gli arbitri, evitando di rispondere, offendere e mantenendo sempre un comportamento equilibrato e corretto;
- Tenere sempre un comportamento educato ed usare sempre un linguaggio appropriato;
- Evitare di danneggiare o lasciare in disordine il materiale per gli allenamenti;
- Rispettare le scelte tecniche, in allenamento ed in partita, dei loro tecnici, consapevoli che le decisioni di questi ultimi, sono prese in buona fede e per la loro sicurezza e benessere.
Art. 8 – Accompagnatori e Genitori:
Gli accompagnatori e genitori degli atleti svolgono un ruolo fondamentale nella vita sportiva degli atleti, dentro e fuori dai campi, durante gli allenamenti ed anche in ambiti estranei al Rugby. Nessuna Associazione Sportiva può sopravvivere senza il coinvolgimento di costoro.. Nel Rugby, i genitori sono fondamentali per la creazione e maturazione del senso di comunità, che rende questo sport unico. Accompagnatori e Genitori, durante gli allenamenti e le partite devono pertanto tenere una condotta esemplare, ispirata ai valori del Rugby, alla convivenza civile ed al rispetto. Pertanto Genitori ed Accompagnatori si impegnano a:
- Non esercitare pressioni psicologiche sugli atleti per il perseguimento del solo risultato sportivo;
- Accettare e rispettare le decisioni dello Staff Tecnico, evitando qualunque forma di interferenza, ricordandosi che le convocazioni (ai tornei ed alle partite), sono effettuate ad insindacabile giudizio degli allenatori e consapevoli del fatto che, per le categorie minori, necessità familiari o di altra natura saranno sempre prese in considerazione;
- Astenersi da atteggiamenti, frasi o gesti che possano offendere atleti ed allenatori;
- Incoraggiare la lealtà ed il rispetto, manifestando un sostegno ed un tifo positivo verso tutti;
- Rispettare gli ufficiali di gara, evitando commenti o atteggiamenti che possano offendere o che possano essere mal interpretati dai giovani atleti;
- Promuovere la puntualità, l’ordine e la presenza degli atleti agli allenamenti;
- Accettare che un po’ di pioggia non ha mai danneggiato la salute degli atleti.
Art. 9 – Azioni disciplinari:
Eventuali violazioni del Codice Etico da parte di chiunque, saranno valutate dal Consiglio Direttivo, che avrà il compito di verificare la notizia ed ascolterà, quindi, le testimonianze di tutte le parti in causa. Nel caso di accertamento delle violazioni, il Consiglio Direttivo deciderà l’azione disciplinare da intraprendere.
Le azioni disciplinari possibili sono le seguenti:
- Richiamo verbale non ufficiale;
- Richiamo ufficiale verbale o scritto;
- Sospensione momentanea dai campi di gioco o della collaborazione (per membri dello Staff);
- Sospensione momentanea dalle partite;
- Espulsione dall’Associazione nei casi di gravi violazioni delle norme e comportamenti incompatibili con i valori ed i principi del Codice Etico o cessazione della collaborazione per giusta causa (per membri dello Staff).
Ogni tipo di decisione adottata verrà comunicata prontamente al diretto interessato.
IL COMITATO DIRETTIVO